“La Favola della Buonanotte” il progetto di ABIO Napoli per donare serenità ai bambini ricoverati

In occasione del 25° compleanno dell’associazione, il 27 febbraio, ABIO Napoli ha inaugurato il progetto “La Favola della Buonanotte”
Parte dal reparto di Chirurgia d’urgenza dell’ospedale Santobono “La Favola della buonanotte”, il progetto di ABIO Napoli che mira a creare un momento di serenità prima del riposo notturno, aiutando i bambini a rilassarsi e a sentirsi meno soli durante la degenza.
“La Favola della Buonanotte” consiste nella lettura di storie e racconti da parte dei volontari ABIO, direttamente al letto dei piccoli pazienti. L’obiettivo dell’iniziativa è regalare a ogni bambino ricoverato una buonanotte speciale attraverso la magia delle favole. Questo semplice gesto favorisce il rilassamento e ricrea un ambiente familiare e rassicurante, contribuendo a ridurre lo stress e la paura legati al ricovero ospedaliero.
Presto il progetto si estenderà a tutti i 18 reparti pediatrici dove è attivo il servizio di volontariato di ABIO, per donare serenità e svago a tanti altri piccoli pazienti.
Come sostenere il progetto “La Favola della Buonanotte”
- Scegli il libro da donare cliccando qui
- Spediscilo in via Francesco Cilea, 165 – 80127 Napoli.
Questo progetto si inserisce nell’impegno di ABIO Napoli per umanizzare i reparti pediatrici, offrendo supporto ai bambini, agli adolescenti ricoverati e alle loro famiglie. Con oltre 300 volontari attivi in 10 ospedali di Napoli e provincia, l’associazione promuove numerose iniziative per rendere più lieve il periodo di degenza.
Come sostenere ABIO Napoli con il 5×1000
Per garantire la continuità di progetti come “La Favola della Buonanotte”, è possibile sostenere ABIO Napoli destinando il 5×1000 all’associazione. In fase di dichiarazione dei redditi, inserisci il codice fiscale di ABIO Napoli: 94202690635. Apponi la firma nella casella “Sostegno degli enti del terzo settore iscritti al RUNTS”
Grazie al contributo di tutti, ABIO Napoli potrà continuare a regalare ai bambini ospedalizzati momenti di leggerezza, conforto e serenità, trasformando l’ospedale in un luogo più umano e accogliente.